Ancora non si prende una linea coerente. Ancora si demonizza. Ancora si censura. Ma cosa più importante ancora si pubblicizza. Vari servizi televisivi delle scorse settimane hanno parlato del poker online, ed in particolare del texas holdem demonizzandolo come il nuovo male del secolo.
Che il gioco d'azzardo si possa trasformare in una brutta avventura per il giocatore, non credo sia una sorpresa per nessuno. Quello che ancora non capisco è allora come la mettiamo con il monopolio sul poker online? Continuamo a vedere giocatori di calcio famosi che offrono la propia immagine per sponsorizzare case di gioco e scommesse online, in particolare poker online.
Come ricorderete qualche settimana fa ho pubblicato una riflessione su una nota emessa dalla Corte di Giustizia Europea che trattava proprio delle attuazioni dei vari Monopolii europei sul Gioco online. La nota in questione metteva in guardia i Governi Europei ricordando che il Monopolio cautelativo nei confronti del giocatore si può attuare negli Stati che non pubblicizzano il gioco online. Adesso ditemi voi quale posizione viviamo. Il Monopolio sul gioco online esiste, ma Lo Stato pubblicizza e secondo me non tutela il gioco compulsivo. Chissà perchè ci troviamo servizi che demonizzano il gioco del poker online, quando poi abbiamo dirette di tornei di Texas Holdem in televisiome?
Cerchiamo invece di concentrarsi sul sostegno del gioco compulsivo, diamo strumenti chiari al giocatori, associazioni di accoglienza reali ed efficenti che aiutino il giocatore affetto da gioco compulsivo a ritrovare una vita vera e reale. Molte società con licenza europea, che operano nel settore da decenni, e non certo come i Monopolii europei, hanno nei loro siti riferimenti alle più importanti e accreditate associazioni di sostegno al gioco compulsivo. Il Monopolio italiano è collegato per il gioco responsabile alla Federazione Italiana degli Operatori dei Dipartimenti e dei Servizi delle Dipendenze che trovate al sito giocoresponsabile. Malgrado ancora non si percepisca una vera e propria linea legittima negli Stati Europei, cerchiamo di continuare a giocare ma sempre con una sana responsabilità.
