Come racconta l'intervista fatta da Simona Verrazzo su VANITY FAIR ad uno psicologo e presidente della società Italiana di intervento sulle patologie compulsive (SIIPEC), le donne sono aumentate al tavolo verde.

In due anni, sono raddoppiate e così lo psicologo ha analizzato, dato il fenomeno, un libro scritto da Cesare Guerreschi "L'azzardo si veste di rosa".
E' nato un nuovo allarme sociale: quello delle giocatrici d'azzardo patologiche.
Lo psicologo spiega questo fenomeno dicendo come oggi le donne sono soggette a maggiori pressioni sia a casa e sia al lavoro.

Questo problema del tutto femminile si accompagna a malattie comportamentali depressione e ansia.
La donna giocatrice patologica è una donna in fuga, mentre l'uomo gioca per la competizione e la sfida, la donna gioca per scappare dalla sua condizione esistenziale o familiare.
La maggior parte sono giovanissime questo è un dato preoccupante emerso da uno studio nel quale risulta che oltre la metà non supera i 35 anni.
I giochi preferiti sono quelli con poca interazione e facilmente reperibili, come il bingo, slot machine, videopoker, lotto e lotterie e naturalmente i gratta e vinci.
Il primo campanello d'allarme del disturbo si manifesta con l'impulso irrefrenabile a giocare dal quale poi si arriva alla dipendenza.

Le associazioni come la SIIPAC offrono assistenza terapeutica e legale per curare il disturbo e si occupano anche della formazione degli addetti del settore.
Sul sito siipac è possibile trovare i contatti dei centri aiuto, aperti anche alle famiglie.