Che gli Stati Uniti siano il Paese delle contraddizioni? Mentre i Governi di Antigua e Barbadua ottengono un risarcimento molto sostanzioso per i divieti sul gioco d'azzardo e i casinò online messi in atto dagli Stati Uniti, questi protestano ad alta voce per la censura sul gioco online messa in atto dal governo cinese.
Davvero contraddittoria come politica, in casa si vieta il gioco d'azzardo, i casinò online, il poker ma gli altri stati non se lo possono permettere. Bella presunzione da parte degli Usa, censurano, ma non lo permettono.
E' di questi giorni la notizia di una lettera di protesta che parte proprio dagli Stati Uniti, sottoscritta dal rappresentante del commrcio Ron Kirk e dal segretario al commercio Gary Locke, nella quale si fa riferimento alla censura che sta attuando la Cina sul gioco d'azzardo online e i casinò online.
La Cina sta installando dei software a tutti i computer distribuiti dallo Stato che impediscano l'accesso ai siti che offrono gioco d'azzardo online. Gli Stati Uniti protestano perchè questa censura, secondo loro, viola la libertà individuale, compromette la libertà e la sicurezza di internet violando tutti i principi del trattato della World Trade Organization sul libero mercato tra gli stati.
Questa protesta si alza da un Paese che non solo vieta il gioco d'azzardo online e i casinò online, ma arriva ad obbligare gli Istituti Bancari a non accettare transazioni finanziarie tra giocatori e operatori di gioco online e gioco d'azzardo.
Ricordiamoci anche che la Commissione Europea ha più volte condannato gli Stati Uniti che hanno di fatto vietato agli operatori di gioco d'azzardo online con regolare licenza europea ad operare nel territorio americano. Continuamo a guardare con grandissimo interesse i movimenti sul gioco d'azzrdo online degli Stati Uniti, sperando prima o poi in un radicale ravvedimento.